È da tempo che Elvis Costello si sta togliendo tutte le “voglie”: oltre a collaborazioni e progetti diversificati, ha dato il via libera a ristampe ricche di inediti che hanno arricchito di ulteriori chicche i suoi dischi del passato.
Ora sembra stia cominciando a fare altrettanto anche sul versante dvd dato che, a breve di stanza da “Live in Memphis”, uscito verso la fine del 2005, ha pubblicato questo “The right spectacle”, raccolta di materiale video d’archivio.
Il piatto è gustoso, perché, oltre a ben ventisette clip che vanno da “(I don’t want to go to) Chelsea” (1978) a “13 Steps Lead Down” (1994), c’è una sezione extra che aggiunge una serie di apparizioni dal vivo da lasciare di stucco i fans.
Per quanto datati i video sono di notevole interesse, essendo da sempre Elvis Costello un musicista che ama giocare in modo sottilmente provocante con l’immagine: sin dalle prime tre clip, girate semplicemente in una stanza bianca, ci si trova di fronte un rocker dotato di un’estetica colta ed ironica. Accompagnato ovviamente dagli Attractions, che suonano fingendo di non prendersi mai sul serio, Costello balla e recita con riferimenti a Smokey Robinson, a Roger Daltrey, ai Beach Boys e ai Monty Python. Quelle che sembrano riprese di una band ubriaca, a tratti sull’orlo del ridicolo, sono in realtà uno sberleffo a tanti atteggiamenti dell’epoca, soprattutto a quelli dello star-system musicale: dai video girati alle Hawaii o in spiaggia fino allo sbeffeggiamento di Carlo e Diana in “Everyday I write the book”, Costello dimostra di essser stato una mosca bianca prima nel punk-rock di fine anni ’70 e poi nel marasma pop degli anni ’80.
Curiosamente è lui stesso che commenta ogni video condendo con aneddoti, ricordi e battute auto-ironiche sia i pezzi storici come “Accidents will happen”, uno dei primi esempi di animazione elaborata virtualmente, sia quelli più recenti tratti da “Spike” e Brutal youth”.
La portata più succulenta sta però nelle rarità live: si tratta di sette gruppi di trasmissioni televisive, dal 1977 al 1983, con performances registrate nei club o negli studi delle stesse emittenti. Gli Attractions offrono interpretazioni da vera rock’n’roll band, a cui mancano solo quelle parti di chitarra solista di cui lo stesso Costello si è poi fatto sempre più carico negli anni. Spiccano le riprese del 1979 in Olanda, con tanto di ragazze fatte salire sul palco e delle esibizioni davvero wild anche sotto la pioggia, ma da punto esclamativo sono anche le quattro tracce per “the Tube” di Channel 4 con fiati e voci soul ad arricchire un impatto già forte.
Di fronte a tanta grazia viene da chiedersi quante live rarities rimangano ancora custodite negli archivi di Costello. E se non sia il caso di raccoglierne il meglio in uno o più dvd.
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