Il Piccolo, February 6, 1993: Difference between revisions
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Ci sono vari modi per celebrare lo stimolante matrimonio fra musica rock e classica. L’italiano Zucchero, per esempio, con la recente “''Miserere''” nella quale ha coinvolto Luciano Pavarotti, ha scelto la strada più facile e comoda. Che nonostante il sucesso commercciale arriso all’operazione, non è necessariamente quella più interessante. L’inglese Elvis Costello, dopo aver collaborato fra gli altri con Paul McCartney, ha preferito socare sentieri meno convenzionale. E dal suo incontro con The Brodsky Quartet (un classicissimo quartetto d’archi) è nato questo disco, ispirato alla vicenda tutta italiana di un professore che risponde all letere spedite da giovani di tutto il mondo a Giulietta Capuleti, considerata evidentemente un simbolo dell’amore. Una specie di “album concept” sulle varie forme che può assumere una lettera. E la musica d’impianto accademico del quartetto di sposa con i suoni e soprattutto la voce caratteristica dell’artista britannico, all’interno di una contaminazione di ispirazioni e di atmosfere che si rivela fertilissima. “Questo non è il mio tentativo di approcciare la musica classica – dice Costello, vero nome Declan MacManus, di chiare origini irlandesi – così come non è da considerare il primo album di rock’n’roll dei Brodsky Quartet. É solo musica che cerca di tocare qualsiasi aspetto dell’essere, ricercando al suo interno le possibili discipline e indisciplines. L’opera è uscita contemporaneamente anche su videocassette. | Ci sono vari modi per celebrare lo stimolante matrimonio fra musica rock e classica. L’italiano Zucchero, per esempio, con la recente “''Miserere''” nella quale ha coinvolto Luciano Pavarotti, ha scelto la strada più facile e comoda. Che nonostante il sucesso commercciale arriso all’operazione, non è necessariamente quella più interessante. L’inglese Elvis Costello, dopo aver collaborato fra gli altri con Paul McCartney, ha preferito socare sentieri meno convenzionale. E dal suo incontro con The Brodsky Quartet (un classicissimo quartetto d’archi) è nato questo disco, ispirato alla vicenda tutta italiana di un professore che risponde all letere spedite da giovani di tutto il mondo a Giulietta Capuleti, considerata evidentemente un simbolo dell’amore. Una specie di “album concept” sulle varie forme che può assumere una lettera. E la musica d’impianto accademico del quartetto di sposa con i suoni e soprattutto la voce caratteristica dell’artista britannico, all’interno di una contaminazione di ispirazioni e di atmosfere che si rivela fertilissima. “Questo non è il mio tentativo di approcciare la musica classica – dice Costello, vero nome Declan MacManus, di chiare origini irlandesi – così come non è da considerare il primo album di rock’n’roll dei Brodsky Quartet. É solo musica che cerca di tocare qualsiasi aspetto dell’essere, ricercando al suo interno le possibili discipline e indisciplines. L’opera è uscita contemporaneamente anche su videocassette. | ||
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